Giustizia lumaca
“Accade spesso al bibliofilo, che si diverte a sfogliare religiosamente le pagine ingiallite di qualche prezioso incunabolo, di trovarsi tra pagina e pagina, appiccicata e quasi assorbita dalla carta, la spoglia diventata trasparente di una farfallina incauta, che qualche secolo fa, in cerca di sole, si posò viva su quel libro aperto, e quando il lettore all’improvviso lo rinchiuse, vi restò schiacciata e disseccata per sempre.
Questa immagine mi viene in mente quando sfoglio gli incartamenti di qualche vecchio processo, civile o penale, che dura da decine d’anni. I giudici, che tengono con indifferenza quegli incartamenti in attesa sul loro tavolino, sembra che non si ricordino che tra le pagine si trovano, schiacciati e inariditi, i resti di tanti poveri insettucci umani, rimasti presi dentro il pesante libro della giustizia” (tratto dal libro “Elogio dei giudici- scritto da un avvocato” di Piero Calamandrei”).
Piero Calamandrei è nato nel 1889 a Firenze ed è morto nel 1956.
E’ un commento alla irragionevole durata del processo?
Solo con la Legge Pinto del 2001 il legislatore italiano se n’è occupato.
Quindi tutto cambia per non cambiare.
Avv. Filomena Iervolino